Ed ecco alfin vi narro della gente
Che meritossi gloria e pur onore:
Tenete tutti quanti bene a mente
Che non ripeterommi per favore.
Manuel di Asiago de’ Sette Comuni,
E’ della sicurezza direttore.
Dalla stanchezza lui ci ha reso immuni
Padre, fratello, amico e consigliere.
Roberto, ch’è Sannita, fa i raduni,
Controlla anche il guardian nel suo dovere.
La consuntivazione lo ha pressato
E lui l’ha fatto, certo, per piacere!
Paolo del web è certo appassionato,
E se lo vedi andar a manca e a destra
Con il suo auricolare collegato
Usa il suo cellular come palestra.
Big Raf romano, da terra d’Albione
Saltava di sovente la minestra
Ma lo spuntino suo, meglio, spuntone
Lo divideva sempre coi colleghi.
Cristian non è di certo un chiacchierone
Al cargo va, chè il gruppo non si sbreghi
E se per caso, nuotare tu non sai
Con lui stai certo lì che non anneghi.
Michael Da Terni, dai modi strani assai
Ch’a fine di domanda ponéa “perché?”
Scevro lui certo dal combinare guai
Sempre servito ma senza far lacchè.
Il pio Gerardo, un uomo d’altro stampo
Ch’ assieme a noi è stato un non granché
Sempre disposto a praticar il campo
E far nota di fede e professione.
Infin Gianluca, con noi inver un lampo
Sempre lui ha svolto bene la missione
E poi i ragazzi che stavano in ufficio
Ch’a nominarli ci vuol la processione.
Ultimo io, che ho fatto il sacrificio
Di lavorar lontano dagli affetti
Ma sono certo che è stato un beneficio
Ed in futuro ne godrò gli effetti.
Questi eravamo noi, senza sorpresa
Non certo esenti dall’aver difetti
Li cavalier che fecero l’impresa!